Ieri si è parlato del St.Pauli. Oggi si parla, purtroppo, di Deniz Naki.
Deniz Naki è un giocatore tedesco di origini curde. Siccome è uno che non si nasconde e non le manda a dire, da tempo è sottotiro. Nel senso che si espone, lo ha fatto molte volte a favore della causa curda e del PKK, il partito comunista curdo.
Attualmente gioca nell’Amed S.K., club della terza serie turca, ma club curdo, e in quanto tale una bandiera. Insomma per lui, che ha giocato in Bundesliga (St.Pauli, appunto, e Paderborn) e che quindi potrebbe aspirare a ben di meglio, è una scelta di vita.
Ieri notte Deniz viaggiava in autostrada vicino ad Aachen (Aquisgarana), da un’auto che ha affiancato il suo Suv sono partiti alcuni colpi di pistola. Lo stanno raccontando tutti i siti. Qui il pezzo di Elmer Bergonzini su Gazzetta.it
Deniz Naki è inviso al governo turco per le sue critiche a Tayyip Erdogan. Ha avuto anche una condanna a 10 mesi. “Ritengo che possa essere stato un agente dei servizi turchi del Mit, o qualcun altro a cui non piace il mio atteggiamento politico”, ha detto lui in un’intervista a Die Welt.
Non è la prima volta che Deniz se la vede brutta: nel 2014, era il 6 novembre, giocava nel Gençlerbirliği, squadra di Ankara. Era per strada per conto suo quando tre ultras della sua stessa squadra lo presero a botte. “Sporco curdo non ti vogliamo qui, vattene”.
Fin qui il riassunto dei fatti di cronaca. Che si stanno aggiornando.
Qui un episodio che racconta chi è Deniz Naki. Era il 2009/10, Deniz giocava nel St.Pauli.
Il 2 novembre è in programma alla DKB Arena è in programma la madre di tutte le partite: Hansa Rostock-St.Pauli. La tifoseria dell’Hansa è di destra che più di destra non si può, persino per i canoni di certe tifoserie tedesche. E’ una curva anche parecchio anti-americana: un anno fa espose un bandierone con la faccia di Osama Bin Laden, per dire. La tifoseria del St.Pauli, come raccontato, è l’esatto opposto.
Da immaginare quindi attesa e atmosfera.
Fino al 76′ il risultato non si sblocca. Punizione da poco fuori area dell’Hansa, batte Matthias Lehmann, palla sotto la traversa, 1-0 St.Pauli. Il Rostock si sbilancia, contropiede, Deniz Naki è solo in mezzo all’area, mira il palo corto: 2-0. Deniz va sotto la curva dell’Hansa e mima il gesto: “Vi taglio la gola”. Poi, a partita finita, per un attimo scompare sotto la tribuna dei suoi, torna con due bandiere, quella nera con il teschio, il Jolly Roger simbolo del St.Pauli, e quella marrone-bianco-rossa. La prima la stende sul prato, la seconda la pianta lì, in mezzo al campo conquisitato. La federazione per tutto questo lo avrebbe poi squalificato, il St.Pauli lo ha multato.
Ecco le immagini della bandiera piantata.
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E quelle degli ultimi minuti della partita e del “Vi taglio a gola”.
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